STORIA
(IM)MIGRAZIONI
Nomi Regionali
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Storia
della Sicilia: la colonizzazione, il dominio: greco, romano,
bizantino, arabo, normanno, Angioini, Aragonesi, spagnolo,
borbonico; l' annesione al Regno d'Italia. Movimenti migratori in
Sicilia
Sicilia:
storia del popolo Siciliano
Unificazione nazionale
Dopo dodici anni dai primi moti e a seguito dell’ epopea dei mille
garibaldini, la Sicilia vide l’ unione con l’ Italia. Garibaldi abolì la tassa
sul grano e soprattutto distribuì le terre hai contadini. Molti baroni, timorosi
di perdere i privilegi e le terre, divennero presto annessionisti sperando che
un governo centrale forte riuscisse ad opporsi. L’ impresa riuscì poiché
mantennero i privilegi tradizionali. Riuscirono a recuperare i terreni presi in
precedenza in quanto i contadini non erano stati in grado di sostenersi
economicamente. La popolazione cittadina si vide imporre una tassa immobiliare a
punto perché vivevano in città, il malcontento cresciuto nel frattempo creò una
nuova rivolta tra la popolazione ed il governo e vide nascere la figura del
brigante che combatteva contro i signorotti protetto dalla popolazione. Da qui
alla nascita della mafia il passo è breve. L ‘incertezza politica e la debolezza
economica fecero in modo che la mafia divenisse un governo parallelo. L‘
industria, pur modesta fu smantellata da quella del nord più efficiente e
tecnologicamente avanzata. Esse ottennero leggi protezioniste (1887). In questi
anni di crisi economica ed industriale sorse il movimento dei fasci dei
lavoratori fondato a Palermo nel 1982 da Parte di contadini che reclamavano la
fine delle condizioni disumane a cui erano costretti. E lo stesso Crispi che nel
1894 a capo del Governo decise di sciogliere il movimento. Anche i primi anni
del 1900 (che videro un boom economico) non portarono benefici all’ isola. Le
migliori condizioni di altri stati e regioni costrinsero molti siculi all’
emigrazione che raggiunse l’ acme tra inizio secolo e la prima guerra mondiale.
La seconda guerra mondiale portò ancor più miseria in queste terre martoriate,
subito dopo la liberazione vi fù una ventata violenta di autonomismo alimentata
dal malcontento popolare e dello stato di miseria. La mafia ebbe un ruolo
importante in questo frangente grazie al bandito Giuliano padrone della zona di
Palermo. Nel 1946 lo Stato Italiano accettò l’ autonomia regionale della
Sicilia. La legge per la riforma agraria del 1950 permise la lenta risalita
dell’ economia rurale dell’ isola mettendo fine ai grandi latifondi e
effettuando rimboschimenti, aggiustando strade e ferrovie e sostituendo gli
impianti di irrigazione ormai obsoleti. La sua portata, purtroppo, fu comunque
limitata: incapace di incidere profondamente le grandi proprietà (che erano
rimaste tali) e per la sua antieconomicità. L’ elevata densità della popolazione
pesava tremendamente per essere sostenuta solo dall’ agricoltura.
Geografia della circolazione e geografia economica: "economia
del turismo". |
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